Come vivere meglio mangiando meglio: il manuale divertente e coloratissimo di Michael Pollan illustrato da Maira Kalman


 

Manuale dell'onnivoro
di Michael Pollan
Adelphi, novembre 2024

Traduzione di Livia Signorini

pp. 230
€ 24 (cartaceo)

Non capita spesso di vedere un Adelphi illustrato. E in effetti l'autore, Michael Pollan - saggista statunitense - non è una new entry in casa editrice, ma stavolta pubblica abbinando il testo a cinquantuno illustrazioni di Maira Kalman, artista, illustratrice e designer americana d'origine israeliana. La sua tematica cardine è sempre la stessa: il cibo e il modo in cui possiamo mangiare bene, consapevolmente e nel rispetto del nostro corpo e della natura. Già autore per Adelphi di molti saggi, con questo piccolo manuale ci fornisce ottantatré raccomandazioni divise in tre sezioni: "Che cosa mangiare?"; "Che tipo di cibo mangiare?" e "Come mangiare?".

Ho però avuto un momento di estremo disagio quando, dopo aver passato un paio di anni a fare ricerche sull'alimentazione per il mio libro In difesa del cibo, mi sono reso conto che la risposta alla supposta complicatissima domanda su cosa dovremmo mangiare non era per nulla complicata. Di fatto si poteva riassumere in sei parole: Mangiate del cibo. Non troppo. Soprattutto verdureQuesto era il succo, e che soddisfazione aver trovato un appiglio solido nella palude della scienza della nutrizione: sei parole semplici, nessun bisogno di una laurea in biochimica. (p. 29)

L'autore condensa in queste "regole" la saggezza popolare, le pratiche quotidiane antiche, i cicli stagionali, i trucchi delle nonne, le credenze in fatto di cibo e alimentazione, narrando con un tono divertente, leggero, senza però scadere nel disimpegnato. Ci tiene infatti a sottolineare che molte delle ricerche e delle scoperte che ha fatto sono dovute all'amicizia di scienziati, dottori, ricercatori e accademici, nonché alle migliaia di feedback ricevuti da parte dei suoi lettori. Una nota da tenere a mente: l'autore è statunitense quindi per i lettori italiani alcune delle sue considerazioni potrebbero sembrare sciocche o scontate (come, ad esempio, mangiare verdure o fare la spesa ogni settimana), ma ricordiamo che negli USA non è così banale consigliare cose simili, visto che in primo luogo le verdure fresche sono costose (e spesso si usa fare spesa poche volte caricandosi di prodotti confezionati) e in secondo, la dieta mediterranea lì è più difficile da adottare. Ecco, questo è uno dei pregi del manuale: farci rendere conto di quanto si è fortunati a vivere in un luogo che permette "lussi" di questo tipo.

Dunque, come dicevo, la prima sezione consiglia cosa mangiare: ovviamente questa è una provocazione, perché Pollan non ci impone esattamente e nel dettaglio prodotto per prodotto, ma dà linee generali per poter apprezzare meglio il cibo: evitare i prodotti confezionati, quelli con lunghissime liste di ingredienti, cercare di acquistare a chilometro zero, preferire cibi che contengono pochi zuccheri e così via. La seconda sezione stringe ancora di più il campo: il riassunto di "che tipo di cibo?" ha la sua risposta in "verdure". Pollan sostiene che più verdure si mangiano meglio è. Ad esempio, prendiamo questo proverbio molto interessante e divertente che riporta nel testo:

«Mangiare ciò che sta su una gamba sola [funghi e piante] è meglio di mangiare ciò che sta su due [pollame], che è meglio di mangiare ciò che sta su quattro [mucche, maiali e altri mammiferi]» Questo proverbio cinese è un buon distillato di saggezza tradizionale relativa alla salubrità dei vari cibi, anche se inspiegabilmente esclude il pesce, sanissimo e privo di gambe. Eccone una versione condensata: «Meno piedi, più caschi in piedi». (p. 113)

Fa sorridere, ma anche riflettere. Una costante in questo testo. Un altro consiglio molto valido: smettere di mangiare prima di sentirsi del tutto sazi. Ci spiega che il corpo impiega circa venti minuti per recepire il senso di sazietà, quindi se concludiamo il pasto prima dei venti minuti non sapremo mai se siamo effettivamente sazi oppure no. Mangiare lentamente, assaporare, masticare bene. Sembrano consigli banali, ma leggerli li incide meglio nella mente. E ci si fa anche più attenzione dopo.
La terza sezione suggerisce il modo migliore per nutrirsi: fare piccoli pasti, non mangiare mentre si sta al pc o davanti la tv, preferire spuntini di frutta e verdura e non di merendine confezionate, preferire i pasti più abbondanti di mattina (fare una bella colazione, ad esempio) e meno lauti la sera, quando è più difficile smaltire. 


Si tratta di un manuale da non prendere come una Bibbia, ma come una scusa divertente per conoscersi meglio. Io ho trovato molto utili i consigli sugli ingredienti da evitare, ma anche i piccoli proverbi antichi che, a volte, sono molto più saggi di slogan e pubblicità contemporanee. Come dicevo, alcune regole fanno sorridere: io sono una ragazza del sud Italia e leggere "mangiate verdure" oppure "evitate di fare spesa una volta al mese" mi sembra davvero esilarante. Eppure, capisco anche che moltissime persone vivono diversamente, e leggere queste raccomandazioni può davvero aprire gli occhi e essere uno spunto per migliorare stile di vita.

I disegni di Maira Kalman poi sono altrettanto divertenti, coloratissimi, pop. Stanno perfettamente nel testo, allineandosi al tono dell'autore.

Deborah D'Addetta

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