L'universo che si estende al di là del nostro mondo e del sistema solare di cui facciamo parte ha sempre destato grande curiosità e il fascino dell'ignoto ha prodotto nell'uomo una ricerca di conoscenza tale da portare gli studi scientifici di settore a un livello sempre più alto. Se negli anni siamo riusciti a lanciare astronavi, sonde, scattare fotografie, ipotizzare l'esistenza di una qualche forma di organismo vivente, è possibile oggi spingersi ancora più in là e immaginare una possibile vita futura nello spazio per l'essere umano? E se sì, che ruolo potrebbero avere le attuali ricerche nel campo dell'alimentazione in ambito spaziale? Se lo è chiesto Stefania De Pascale, in Piantare patate su Marte. Il lungo viaggio dell'agricoltura (Aboca edizioni, 2024). L'autrice, infatti, docente di Orticoltura e Floricoltura presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, ha scritto un saggio sull'agricoltura spaziale, indagando come viene ricreata e mantenuta la vita vegetale all'interno dell'International Space Station e chiedendosi come questi esperimenti, attualmente in essere a bordo dell'Iss, possano effettivamente contribuire agli studi in ambito aerospaziale.
Prima di lei, altri ancora hanno dato alla luce saggi aventi come oggetto lo studio dell'universo. Una delle prime famosissime firme che salta in mente è quella di Oriana Fallaci, con Se il sole muore (Rizzoli, 2016), uscito per la prima volta nel 1965. La celebre giornalista restituisce in questo libro, a metà tra la scrittura saggistica e quella diaristica, tutta l'eccitazione di un'America protesa verso il futuro, nell'entusiasmante corsa allo spazio che è entrata a far parte delle pagine di Storia del Novecento. In un'indagine minuziosa e caratterizzata da uno sguardo attento e acuto, si racconta da vicino la vita di otto astronauti, scelti da Fallaci perché le mostrino da vicino il loro mondo, le loro esercitazioni, le ambizioni e i sogni che incarnano. Non mancano le difficoltà e di certo la giornalista non nasconde l'alto grado di preparazione, sia mentale che fisica, che una professione come questa comporta. Un interessante approfondimento, a cui fa da contraltare la voce del padre di Fallaci, che impersona un punto di vista un po' più scettico sull'argomento.
Tra le uscite più recenti, invece, possiamo citare il saggio di Andrew Pontzen: L'universo in una scatola (Adelphi, 2024). Cosmologo e professore all’University College di Londra, Pontzen racconta, in un saggio adatto sia ai più esperti che a quelli meno ferrati in materia, le conoscenze in campo astronomico, passando dalle scoperte fondamentali ai nuovi sviluppi, fino a dimostrare le implicazioni nella vita quotidiana di eventi accaduti a centinaia di anni luce di distanze. Lo sapevate, infatti, che esplosioni o collisioni avvenute in punti lontanissimi nell'universo possono, in realtà, avere delle conseguenze anche sulle condizioni metereologiche di tutti i giorni?
C'è anche chi, sempre in ambito saggistico, ha deciso di indagare lo stretto rapporto tra la letteratura e lo spazio: in Il telescopio della letteratura (Bompiani, 2021), Alessandra Grandelis plana sui grandi nomi della letteratura italiana, indagando e selezionando i testi di scrittori che hanno alzato, di volta in volta, lo sguardo verso il cielo: maestri del fantastico come Tommaso Landolfi, esperti dell'arte del raccontare storie surreali come Dino Buzzati, e poi ancora Alberto Moravia, Gianni Rodari, Dacia Maraini, Anna Maria Ortese, Alfonso Gatto, e così via. Tanti nomi, tutti accomunati dall'avere, almeno una volta, dedicato pagine o versi rivolti allo spazio celeste.
E in epoca più moderna, invece, chi ha dato spazio all'universo, tra i romanzi usciti negli ultimi anni? Di sicuro, prima di tutto possiamo rivolgerci alle graphic novel, in cui stelle e pianeti talvolta subiscono fantasiose rappresentazioni oppure diventano luogo di rinnovato entusiasmo. Ad esempio, Leo Ortolani in Luna 2069 (Feltrinelli, 2019), mette in scena un futuro immaginario: cento anni dopo lo sbarco sulla luna, il suo celeberrimo rat-man e la versione a fumetti dell'astronauta Luca Parmitano si trovano a fare i conti con una minaccia che potrebbe mettere in serio pericolo la base spaziale. Creato in collaborazione con l'Agenzia spaziale italiana e l'Agenzia spaziale europea, questo libro è un divertente - e allo stesso tempo rigoroso - viaggio nel mondo delle esplorazioni spaziali.
L'anno precedente, sempre nel mondo delle graphic novel, era uscito per Bao Stelle o sparo, di Nova, in cui si mette in scena una storia davvero toccante e in cui l'universo e la luce delle stelle hanno un valore metaforico, diventando simbolo di una rinascita. Infatti, Ed e Stella sono amiche da sempre ma da qualche tempo una delle due pare essersi smarrita. In una vacanza su un'isola entreranno in contatto con gli abitanti e in particolare con la storia di un bambino, abitante del luogo, e lì impareranno il valore della condivisione e dell'empatia.
Per quanto riguarda la prosa, invece, possiamo citare qualche nome più o meno recente: riagganciandoci a Grandelis e ripartendo dalla storia della letteratura del secondo Novecento, possiamo subito citare Giuseppe Berto, che in La fantarca (Neri Pozza, 2024; prima edizione 1965) ha dato vita ad un romanzo distopico dal forte impatto. Nello scenario fantascientifico immaginato da Berto, è il 2160 e la Terra è divisa in due blocchi, in cui le macchine hanno preso il sopravvento. I contrasti tra le due fasce sono molto forti, fino ad arrivare a una soluzione estrema: mandare alcuni degli abitanti, quelli della seconda fascia, su un altro pianeta. Ma imprevisti e novità porteranno le cose ad andare diversamente. Un affresco provocatorio per discutere di tematiche importanti.
In tempi più recenti, ma altrettanto di rottura, è stato pubblicato La mia ragazza su Marte (Bollati Boringhieri, 2024), di Deborah Willis. Nel libro Amber, trentenne annoiata dalla vita e dal suo compagno Kevin, decide di iscriversi a un reality che promette di mandare i vincitori su Marte. Tuttavia, una clausola - tutt'altro che piccola - specifica che si tratterà di un viaggio di sola andata. Ed è così che Kevin, preoccupato dalla possibilità di non rivedere mai più la sua amata, cerca di far comprendere ad Amber la pericolosità della cosa. Ma quest'ultima è decisa a partecipare e, presa dall'adrenalina, inizia le selezioni: in un mondo al collasso, stremato dal cambiamento climatico, la protagonista decide di realizzare quello che fino al giorno prima, non sapeva nemmeno di volere. Come finirà?
Tra stelle e universi, romanzi distopici e saggi scientifici, il mondo dello spazio sembra non aver mai smesso di affascinare gli scrittori di ieri e di oggi. E voi, da quale di questi vi farete tentare?
Social Network