Da persona del Sud, rimango generalmente scettico e diffidente rispetto alle rappresentazioni del Meridione fatte da autori stranieri. La tendenza in generale è sempre quella a esorcizzare l’immaginario del Sud, rendendolo o locus amoenus della vita lenta o territorio di abbandono e arretratezza socioculturale. Pare che non ci sia una via di mezzo tra le atmosfere sognanti di Nuovo Cinema Paradiso e gli scenari semi-abbandonati della provincia che vengono mostrati in Gomorra. Poi ci sono quelle rappresentazioni del Sud che vogliono essere una via di mezzo, tra le atmosfere eterne del mare e dei fichi d’India e la desolazione provinciale. Maltempo è uno di questi esempi.
Alfred, il suo autore, è riconosciuto come uno dei più celebri e apprezzati fumettisti e illustratori della bande dessinée francese. La sua opera più nota, Come prima, gli è valsa nel 2014 il Fauve d’Or al Festival di Angoulême, uno dei più prestigiosi riconoscimenti nel mondo del fumetto. Il suo stile si distingue per la capacità di evocare atmosfere intime e quotidiane, spesso ambientate in contesti rurali o provinciali.
Maltempo narra la storia di Mimmo Maltempo, un giovane sognatore con un sogno nel cassetto che vive in un paesino del Sud Italia. Il suo sogno è sfuggire a un destino già scritto attraverso la musica rock'n'roll. Quando infatti scopre che le selezioni locali di un talent show musicale televisivo, sulla falsariga di X Factor, si terranno nella piazza del suo paese, decide di riunire i suoi amici per rimettere insieme la loro band, ancora senza nome dopo anni di inattività. Tra questi c’è Cesare, cacciato di casa dal padre, occhi azzurro ghiaccio e un’indole anarchica e insurrezionalista, che dorme all’aria aperta non avendo un posto dove stare. Poi c’è Gennaro, detto Mortadella perché suo padre possiede un negozio di alimentari, mingherlino eppure tenace. E poi c’è Guido, il più scapestrato di tutti, che fa piccoli lavoretti per i malavitosi locali, con l’indole del leader, che cerca di fare del suo meglio per tenere nascosta la malattia della madre, di cui si occupa segretamente in ospedale. C’è Alba, che scopa di nascosto con Cesare e che è segretamente innamorata di Mimmo. Poi c’è il Matto, un vecchio che gira per il paese seminudo, urlando inni e litanie indecifrabili, nei quali Mimmo si ostina a cercare un senso più profondo.
Affrontando le difficoltà delle vite personali, i timori, le incertezze e i sogni di ciascuno, tra piante succulente, scenari desertici, spiagge solitarie e ruderi di campagna dismessi, le prove per il programma televisivo diventano per alcuni dei protagonisti una vera ragione di vita, un dilemma esistenziale. La malavita, i crimini di cui nessuno si rende conto, la difficoltà delle piccole esistenze di provincia di cui nessuno si preoccupa, insieme alla speranza di riuscire a scappare da un paese che molto spesso può diventare una trappola, una tomba per chi cerca di sfuggire all’anonimato e sogna di essere qualcuno, sono gli elementi che rendono Maltempo un interessante romanzo di formazione.
Anche qui Alfred, autore francese profondamente innamorato dell'Italia, ambienta Maltempo nel Sud per rievocare un’atmosfera estiva palpabile, struggente, con colori caldi e malinconici, luci solari soffuse o canicole accecanti, fichi d'india ai bordi delle strade e sentieri di breccia che si perdono in mezzo alla macchia mediterranea, selvaggi giri in Vespa, panorami mozzafiato a tutta tavola, specchi d'acqua azzurra e case arroccate su impervie salite. Questa ambientazione è un espediente per Alfred di esplorare il doppio volto del Sud Italia: da un lato bellissimo e selvaggio, dall'altro segnato da pregiudizi, difficoltà economiche e sociali.
Attraverso i suoi disegni, la silenziosa serenità e la monotonia di piccole comunità dove il tempo sembra essersi fermato, dove le giornate che scorrono lente sotto un sole immutabile rendono il Sud un non-luogo che può essere ovunque e da nessuna parte. L’attenzione ai dettagli e alla rappresentazione di ambienti familiari con le loro dinamiche di precarietà e conflitto suggerisce prossimità e realismo, mettendo a nudo l’umano negli spazi periferici, reificando il realismo atmosferico tra la solitudine dei personaggi e la vastità degli spazi naturali disabitati. Il disegno di Alfred è caratterizzato da un tratto pulito e delicato, capace di cogliere le sfumature emotive dei personaggi e delle situazioni. Alfred utilizza una palette cromatica sobria ma efficace, che contribuisce a creare l'atmosfera desiderata in ogni tavola. La sua abilità nel combinare testi e immagini permette al lettore di immergersi completamente nelle storie, vivendo le esperienze dei protagonisti in modo diretto e coinvolgente.
Matteo Cardillo
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