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Il volumetto ideale per gli appassionati di cinema e cucina: un libro illustrato di Hoppipolla

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Il cinema in cucina
di Giulia Ceirano e Viola Bartoli
Hoppipolla, ottobre 2024

pp. 148
€ 25 (cartaceo)

Come si prepara il White Russian de Il Grande Lebowski? Quali ingredienti rendono unico il gazpacho di Donne sull'orlo di una crisi di nervi? Come si realizza il soufflé di Sabrina? Qual è il segreto degli spaghetti all'arrabbiata di Belli e dannati? Risponde Il cinema in cucina, una raccolta di trenta ricette ispirate ad alcuni dei più grandi film della storia. Ogni ricetta si apre con un'illustrazione, seguita da una citazione dal film e da una curiosità sul piatto. Infine, arriva la ricetta vera e propria. Nelle pagine de Il cinema in cucina c'è tutto quello che serve per una cena che inizi con il cocktail di gamberi di Beetlejuice e finisca con la mousse al cioccolato di Rosemary's Baby, per sfamare la curiosità sia di chi ama il cinema, che di chi ama la buona cucina.

Fan di Woody Allen? Amerete questo libro illustrato. Vi viene sempre fame quando, in un film, vedete qualcuno che mangia o cucina? Questo libro fa per voi. Vi siete sempre chiesti qual è la ricetta corretta per la vellutata di patate di Julie & Julia o il sandwich al pastrami di Harry ti presento Sally?
Avete trovato la soluzione.
Il cinema in cucina è uno di quei libri divertenti e coloratissimi che si regalano non solo agli appassionati di entrambi i mondi, ma anche quando si è a corto di idee. Chi non ama il cinema? Chi non ama mangiare? Difficile sbagliare con un regalo di questo tipo.
Ancor di più se il destinatario del dono è un buon cinefilo o uno che ama stare ai fornelli, magari proprio guardando quel film e replicando le sue ricette



Si sa che cucina e cinema ultimamente, dopo il boom di Masterchef, vanno a braccetto più che volentieri: molti sono i registi che si sono dedicati a produzioni ad hoc, con protagonisti chef, cuochi, pasticceri e pizzaioli. Il cibo ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel cinema, ma oggi ancora di più, e prende sul palco un posto da star (pensiamo, ad esempio, alla seguitissima serie The Bear o a film come The Menu o ancora alla serie Netflix Chef's Table).
Ecco in questo testo, scritto da Giulia Ceiano e illustrato da Viola Bartoli, troviamo tutto questo: il divertimento, le curiosità, la frizzantezza di entrambe le discipline, il buono che c'è da tutte e due le parti.



Il dettaglio simpatico, oltre a tanti altri, è che ogni film e ricetta abbinata ha una piccola apertura in cui si cita una frase del film stesso. C'è la citazione, la curiosità, brevi sinossi sui film per chi non li conoscesse e poi la ricetta vera e propria spiegata passo passo.
Il volumetto si divide per tipologia di pietanza: avremo una sezione dedicata ai cocktail - e qui troviamo, ad esempio, il White Russian de Il Grande Lebowski o l'Orange Whip di The Blues Brothers; gli antipasti - il gazpacho di Donne sull'orlo di una crisi di nervi; i primi piatti - il Mac&Cheese di Mamma ho perso l'aereo; i secondi piatti - la frittata di Frances Ha; i dolci - i cupcake di Paterson; le colazioni - come potrebbe mancare il croissant al burro di Colazione da Tiffany?; e infine i panini - il sandwich al pastrami di Harry ti presento Sally.

Ovviamente queste sono solo una piccola parte delle ricette che troverete nel volume - trenta in tutto.
Qualche curiosità? Cito le autrici:

Astice e aragosta sono due crostacei diversi. E, spesso, quella che noi crediamo essere un'aragosta è in realtà un astice. Se abbiamo in mente un crostaceo con le chele, ecco, quello è un astice. L'aragosta, invece, ha due lunghe antenne e una serie di spine sul carapace. Questo fraintendimento potrebbe arrivare proprio dal cinema o, meglio, dalla traduzione di alcuni film americani. Quasi tutte le scene hollywoodiane in cui in italiano si parla di aragoste, infatti, in realtà ritraggono astici. (p. 81)

C'è un hotel, a New York, nelle cui sale hanno avuto luogo leggende lunghe secoli. Si tratta del Waldorf Astoria, location di feste piene di sfarzo a cui hanno partecipato Fidel Castro, Cary Grant, Muhammad Ali, Katharine Hepburn e altri ospiti di questo calibro.

È qui, nel primo hotel della città ad aver avuto elettricità e bagni in camera, che Frank Sinatra è diventato famoso e Louis Armstrong si è esibito per l'ultima volta. Infine, è al Waldorf Astoria che è nato un dolce iconico: il cupcake red velvet. (p. 107)

Ecco il tono è leggero, divertente, giovane, come anche le illustrazioni di Viola Bartoli.
Insomma, se avete un amico o un'amica appassionati di cinema e cucina, questo è il libro perfetto.

Deborah D'Addetta