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Un grande classico del terrore in accordo col "Nosferatu" di Eggers al cinema: il volume Ippocampo di "Dracula" di Stoker

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Dracula
di Bram Stoker
Ippocampo Edizioni, settembre 2024

pp. 528
€ 25 (cartaceo)

Sono retorica se dico che questo è il recupero classico perfetto per questo inizio del 2025? Direi di no, considerato l'hype che imperversa da quando Robert Eggers (regista di The Witch, The Lighthouse e The Northman) ha annunciato che avrebbe girato una nuova versione del film cult Nosferatu
Di fatto è nelle sale dei cinema italiani proprio in questi giorni e sui social, ovviamente, fioriscono anche consigli di recuperi sia dei film precedenti che dei libri di Stoker. 
Dracula è IL romanzo, se così possiamo dire: la figura ammaliante del vampiro non è mai tramontata, anzi, negli ultimi anni si è rafforzata, arricchendosi di personaggi letterari e cinematografici, di sfumature che lo hanno reso ora un angelo caduto ora un mostro sanguinario (ce n'è per ogni gusto).

Pensiamo a Twilight, ai vampiri di Anne Rice, alla serie di Anita Blake, alla serie sui Gardella di Gleason, per non parlare delle serie animate come quella dedicata ad Alucard, Castelvania. Insomma, per chi è appassionato di vampiri questo è un periodo d'oro.

Se torniamo a Stoker, Ippocampo ci regala l'ennesimo capolavoro: un volume di più di cinquecento pagine, illustrato magnificamente da Christiam Quesnel, artista canadese dal tocco ammaliante, gotico, perfetto per un libro come Dracula. Anche la copertina è bellissima: scritte olografiche rosso sangue e dorso rivestito di stoffa. Un regalo assolutamente azzeccato e, ci tengo sempre a dirlo, dal prezzo contenuto (vista la qualità).

Il romanzo di Stoker, pubblicato nel 1897, racconta - in forma di raccolta epistolare - la vicenda del notaio Jonathan Harker che, inviato in Transilvania per affari, incontra lo strano personaggio che è il Conte Dracula. Sappiamo tutti bene o male come prosegue: Harker scopre a vera natura del Conte, Mina Murray - la sua fidanzata di Londra - cerca di aiutarlo e saltiamo fino allo scontro finale epico. 

La particolarità del volume Ippocampo, oltre alla ricchezza visiva delle illustrazioni di Quesnel e alle dimensioni importanti del volume stesso, è il diverso utilizzo dei font per differenziare le lettere e chi le ha scritte: avremo, ad esempio, un classico font Garamond (o Times New Roman) per le lettere di Harker e il diario di Mina o le lettere di Van Helsing; un font che simula la scrittura a mano a inchiostro per quelle del Conte o dei notai o le lettere di Lucy Westenra a Mina; compaiono pezzi di quotidiani scritti a macchina; le date sono segnate con inchiostro rosso; la prima lettere del paragrafo è arzigogolata. Insomma, una cura incredibile per i dettagli.

Alcune curiosità sul romanzo: Bram Stoker non visitò mai la Romania. Questo testimonia che alcuni autori o autrici illuminati (come anche Verne, per restare sul genere fantastico) non hanno bisogno di nient'altro che della propria fantasia e di uno studio profondo.
A ispirare il personaggio del vampiro fu l’attore Henry Irving, del quale Stoker fu segretario, impresario e poi direttore del suo teatro. Irving era considerato un genio innovatore dai suoi contemporanei (alcuni, invece, lo ritenevano un ciarlatano).
Stoker venne a conoscenza del vero personaggio storico di Vlad III di Valacchia grazie a Arminius Vambery, professore di Tradizioni Slave all’Università di Budapest. Vlad prese il nome di Dracula perché era cavaliere dell'Ordine del Drago.

Non tutti sanno che il titolo originale del romanzo non doveva essere Dracula ma The Undead, ovvero Il non morto. Inoltre, il manoscritto originale di 541 pagine andò perduto poco dopo la pubblicazione del libro e fu ritrovato solo nel 1980 in Pennsylvania.

Il personaggio di Dracula ha ispirato più di 200 film e innumerevoli libri.

Come dicevo, le dimensioni notevoli ne fanno un volume da esposizione, perfetto per una bella libreria, o da lettura calma e rilassata a casa.


Deborah D'Addetta