in

Tra le macerie della guerra e dell’anima: il viaggio di Amy Vanneck in "Quello che resta" di Philip Gray

- -


Quello che resta


Quello che resta
di Philip Gray
Edizioni Clichy, Ottobre 2024

Traduzione di Stefano Renzi

pp. 447
€ 21 (cartaceo)

Vedi il libro su Amazon


Philip Gray, scrittore esperto di narrativa storica, con una propensione per il giallo, nonché giornalista e docente di Scrittura, ha scritto, pubblicandolo in Italia con Clichy, un romanzo avvincente, che nel titolo originale, del 2021 è Two Storm Wood e in italiano ha il titolo evocativo di Quello che resta. 


Ambientato nel primo dopoguerra, il romanzo mescola con sapienza dramma, mistero e introspezione psicologica, offrendo un ritratto complesso del dolore umano, della pietà, della lealtà e dell’amore durante la Prima Guerra Mondiale.


Gray esplora il trauma della Grande Guerra, non solo sul campo di battaglia ma anche nel cuore e nella mente di chi rimane. La narrazione si snoda in un’Europa distrutta, dove non restano che i cadaveri da rimuovere e al suono dei mortai si è sostituito il silenzio ricco di suggestioni e di dolore, che aleggia sui campi a nord della Francia. Il campo di battaglia diventa simbolo dell’orrore umano e della ricerca di redenzione. La riflessione sulla memoria e sulla perdita è centrale: cosa resta davvero dopo la distruzione? La risposta non è mai semplice né univoca.

Il romanzo racconta anche di una storia d’amore, che diventa inchiesta investigativa. La protagonista, Amy Vanneck, intraprende un viaggio alla ricerca del fidanzato disperso, Edward Haslam, mettendo in luce il delicato equilibrio tra dedizione e ossessione. La sua determinazione diventa un’eco del desiderio umano di trovare significato anche nel caos. A muoverla è anche il rimorso per le motivazioni che hanno portato il suo fidanzato Edward, giovane professore di musica e quindi dispensato dal servizio obbligatorio, a partire per la guerra: la volontà di meritarsi una ragazza dell’alta società, pur non potendole offrire la vita che merita. Poter dimostrare il suo valore e riuscire a “fare la sua parte” diventano, per il giovane uomo, il ragionevole prezzo da pagare per affrancarsi, agli occhi della ricca famiglia d’origine di Amy.


L’indagine di Amy però scava più a fondo del previsto e la ragazza, dopo aver dimostrato doti non comuni di coraggio e di caparbietà, riesce, con la sua acuta intelligenza, a smascherare anche alcune atrocità, commesse nel campo di “Two Storm Wood”; eventi orribili, su cui alcuni ufficiali corrotti hanno fatto cadere un velo di omertà. L’indagine diventa importante e si mescola ad altri morti sospette, introducendo nella trama una componente noir. Gray non si limita a una narrazione storica, ma arricchisce il romanzo con elementi di suspense, interrogandosi su quanto la moralità possa sopravvivere in tempi di barbarie.


Amy Vanneck è il cuore pulsante del romanzo. La sua determinazione e il suo coraggio la rendono un personaggio straordinariamente moderno, in contrasto con il contesto storico in cui è immersa. Tuttavia, il suo carattere talvolta rischia di essere unidimensionale, con poche sfumature al di là della sua missione.

Il fidanzato, Edward Haslam, ex ufficiale e figura chiave nell’indagine, rappresenta un personaggio ambiguo, tormentato dal suo passato. Gray riesce a trasmettere con maestria il peso della colpa e il desiderio di espiazione. 


Le figure più rappresentative del mondo militare, che partecipano all’inchiesta, il capitano Mackenzie e il Maggiore Westbrook, sono due emblemi del modo di agire dei soldati in tempi di guerra, fedeli alla causa, leali, protettivi nei confronti di Amy, ma con un compito delicato e un passato con luci e ombre, che lasciano intendere al lettore che sotto quell’uniforme si nasconda qualcosa in più, che solo alla fine farà virare la storia verso un epilogo inatteso.

L’ambientazione è evocativa e Gray eccelle nella ricostruzione storica. Le descrizioni di Two Storm Wood e dei campi di battaglia devastati sono vividissime, quasi cinematografiche.

Inoltre la fusione tra romanzo storico e thriller crea un ritmo incalzante, che cattura il lettore dalla prima all’ultima pagina.


Il romanzo non è solo una storia, ma una riflessione sull’umano e sull’inumano, sull’amore e sull’orrore, sulla speranza e sulla disperazione. E infine su ciò che resta, quando anche la dignità umana ha lasciato il posto all’orrore e la vita di tutti i giorni ha lasciato il posto alla devastazione della guerra.


Samantha Viva