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#RileggiamoConVoi – Titoli che vorremmo rileggere come se fosse la prima volta – febbraio 2025

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Buongiorno a chi ci legge,
anche se si tratta di "un'insensata e ridicola operazione commerciale", come la definiva Bridget Jones, febbraio ha come tappa fissa san Valentino. Il batticuore della prima volta, le farfalle nello stomaco, l'emozione di ogni momento... Sono sensazioni che tutta la Redazione prova nel girare le pagine dei libri. Anzi, ci sono dei romanzi così belli che vorremmo quasi dimenticarci di aver letto per poterli riprendere in mano come se fosse la prima volta e provare di nuovo tutte quelle sensazioni. Questo mese vi sveliamo quali sono.

Buon inizio mese e buone letture,
la Redazione

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Claudia vorrebbe rileggere per la prima volta
V13 di Emmanuel Carrère (Adelphi)
Perché: è un esempio di ottima letteratura nata da un ottimo giornalismo, un'ulteriore prova dell'eccellente scrittura di Emmanuel Carrère che ci racconta gli attentati parigini del 13 novembre 2015 direttamente dall'aula del processo (lo scrittore ha fatto parte del gruppo di giornalisti chiamati ad assistere e raccontare per le pagine dell'Obs quanto era stato annunciato come uno dei processi del secolo).
Desideroso di dedicarsi al reportage, Carrère compie un'operazione giornalistico-letteraria tesa alla restituzione di un momento simbolo e di una rielaborazione collettiva dei fatti. Scrive di quel dopo in cui i vivi si interrogano sui morti e sul loro essere sopravvissuti e i testimoni si domandano cosa resti di un'esperienza così drammatica. 
A chi: a chi non ha paura dei libri dolorosi, a chi si interroga sui misteri del bene e del male. 

Daniele vorrebbe rileggere per la prima volta
L'ultima cosa bella sulla faccia della terra di Michael Bible (Adelphi)
Perché: per la grande capacità di narrazione di una voce incandescente, calibratissima, capace di trascinarci nella detenzione del protagonista, condannato a rivivere i punti salienti di un'esistenza dolorosa nella cittadina di Harmony, nei giorni che precedono la pena capitale. 
A chi: a chi vuole scoprire un autore intensissimo, che si sta guadagnando un posto tra i grandi narratori americani, nonostante la giovane età, e prossimo alla seconda pubblicazione con Adelphi, prevista nel 2025.

Debora Lambruschini vorrebbe rileggere per la prima volta
Una questione privata di Beppe Fenoglio (Einaudi)
Perché: è un romanzo breve, denso e meraviglioso in cui si intrecciano destini individuali e storia collettiva. Vorrei tornare all'incanto della prima volta che l'ho letto per restare ancora ammaliata dalla lingua evocativa di Fenoglio, da una vicenda fatta di luce o oscurità e farmi sorprendere di nuovo da quel finale...
A chi: a chi nelle storie non cerca risposte ed è disposto a fare i conti con l'ambiguità, a chi cerca una narrazione della Resistenza priva di retorica e si lascia avvolgere dai grandi temi della letteratura per mettere in dubbio le proprie certezze.

Giada vorrebbe rileggere per la prima volta
L'ombra del vento di Carlos Luis Zafón ( Mondadori)
Perché: perché Zafón è riuscito a coinvolgere il lettore in una storia di mistero, vendette e segreti, nella quale i libri e la letteratura sono i protagonisti. L'ombra del vento è la storia di Daniel Sempere che, al compimento dell'undicismo compleanno, è accompagnato dal padre, titolare della famosa libreria barcellonese Sempere, nel Cimitero dei libri dimenticati: un labirinto nel quale trovano riparo i tomi che sono a rischio di oblio. È da qui che inizia un percorso nel passato e nel presente che porterà il giovanissimo Sempere a scavare in quei segreti famigliari (e non) che hanno attraversato gli anni della guerra e della dittatura franchista spagnola.
A chi: a chi ama le tetralogie (L'ombra del vento è il primo volume), a chi vuole una storia da cui è impossibile staccarsi, a chi ama i romanzi sul potere dei libri e della letteratura.

Giulia vorrebbe rileggere per la prima volta
Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley (Harper Collins)
Perché: Merlino e Artù, oltre a essere protagonisti del mio film Disney preferito, animavano anche alcune delle mie favole della buonanotte. Avevo un bellissimo volume illustrato con armature scintillanti, foreste magiche e impenetrabili e mostri spaventosi. Viviana e Morgana, le Dame del Lago, erano dipinte come ammaliatrici che, forti della loro bellezza e potere magico, portavano i cavalieri alla rovina. Quando ho letto, da ragazzina, il ciclo di Avalon e la storia raccontata dal punto di vista di Morgana, ho visto le leggende prendere un'altra forma e un'altra profondità. L'emozione provata nell'addentrarmi in questa versione del mito è ancora una delle più forti che ricordo della mia vita da lettrice.
A chi: a chi ama le avventure di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda; a chi vuole vedere i diversi aspetti di una narrazione e affrontare più punti di vista su un argomento che fa parte dell'immaginario collettivo.

Gloria vorrebbe rileggere per la prima volta
L'amica geniale di Elena Ferrante (edizioni e/o)
Perché: complice l'uscita recente della quarta stagione della serie tratta dai libri di Elena Ferrante, nasce in me per l'ennesima volta il desiderio di ricominciare daccapo tutti e quattro i volumi. Cosa più unica che rara. A colpirmi ancora, a distanza di anni dalla prima lettura, è l'intreccio perfettamente equilibrato di una storia che ruota attorno all'amicizia tra due bambine, adolescenti, donne diverse eppure complementari. Come nelle vere amicizie, ci sono periodi di profondo affiatamento, molto vicini a una forma di innamoramento assoluto e pieni di desiderio d'imitare l'altra; a questi si aggiungono periodi di presa di distanza necessari per autoaffermarsi, ma anche per darsi spazio, per lasciare che scelte non condivise facciano riflettere. Senza mai però mettere un punto fermo: l'amicizia c'è e resta, non viene messa in dubbio, nonostante gli anni, gli incontri, i trasferimenti, le prove quotidiane. 
A chi: a chi desidera incontrare protagoniste in grado di restare a lungo tra i nostri pensieri, ma anche a chi desidera esplorare come un legame lungo una vita possa evolversi. 

Marianna vorrebbe rileggere per la prima volta
La brughiera di Thomas Hardy (Garzanti)
Perché: il libro che ti ha fatto appassionare alla lettura non si scorda mai, così come l’autore, il vittoriano Thomas Hardy! Come dimenticare Eustacia Vye, fanciulla di bellezza singolare, istruita, ammaliante e languida sognatrice, che agogna una vita fatta di feste, di mondanità e di stimoli culturali, praticamente inesistenti lì nella selvatica Egdon, terra di brughiera? E Clym Yeobright, il nativo che dopo aver visto i lustrini di Parigi, desidera tornare all’amata brughiera e alla sua famiglia? Un romanzo che vorrei davvero non aver ancora scoperto, anche se rileggerlo mi emoziona sempre come la prima volta.
A chi: a chi ama le belle letture immersive e coinvolgenti di età vittoriana. È consigliato a tutti, perché la storia è avvolgente e la scrittura di Hardy qui, anche se non si tratta ancora della sua opera più matura, è già magistrale.

Sabrina vorrebbe rileggere per la prima volta
Venuto al mondo di Margaret Mazzantini (Mondadori)
Perché: semplicemente perché è un libro che non è possibile dimenticare. La guerra dei Balcani vista nella sua atrocità (e senza retorica), il tema della maternità vista da una prospettiva insolita, l'essere donna, madre, compagna. Una storia d'amore che prende vita dove tutto è morte. Una nuova vita che arriva, nel modo più doloroso mentre la guerra uccide. La scoperta finale che, a distanza di anni, ancora mi mette i brividi. Ci ho messo sei mesi a leggerlo, leggevo e rileggevo le pagine, le frasi, non potevo nemmeno pensare all'idea di separarmene.
A chi: mi rivolgo ai pochi che ancora non l'hanno letto. Non fatevi mancare un'esperienza così, è molto più di una lettura. A coloro che amano storie che riempiono la testa e il cuore e che non lasciano spazio ad altro, nemmeno negli intervalli. A chi sta cercando un libro coinvolgente dove i temi più grandi come amore e morte, pace e guerra, maternità e dolore, s'intrecciano e danno vita a una storia indimenticabile.