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#PercorsiCritici - n. 76 - Riemergere dalle proprie ceneri: libri sulla rinascita

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Si sa, gennaio e febbraio sono mesi in cui è possibile osservare un incremento di riflessioni introspettive e di buoni propositi: così, tra chi vuole ritagliarsi più tempo per leggere e chi invece si ripromette di non saltare più l'appuntamento in palestra, spuntano anche desideri più profondi, riguardanti il proprio percorso di vita. Quindi perché non dedicare una puntata della nostra rubrica proprio a questo tema? 

Nel nostro archivio ci sono davvero molti titoli che hanno parlato di una rinascita, e anche nel 2024 non sono mancati. Una delle ultime uscite dello scorso anno, è stata quella di Giulia Caminito, che in Il male che non c'è (Bompiani, 2024) racconta la storia di Loris, un trentenne che si barcamena tra lavoretti precari e una relazione altrettanto instabile. Ma a tenerlo sotto scacco c'è un forte disagio personale: una fortissima ipocondria, che lo costringe a vivere ogni giorno chiuso nelle sue paure, tra auto-sabotaggi in crescendo. Il malessere di Loris ha radici lontane, a partire dalla perdita dell'amato nonno, Tempesta, evento mai del tutto elaborato dal protagonista. Così Caminito ci porta nell'inferno personale e quotidiano di Loris, fino a quando, proprio mentre tutto sembra perduto, un inaspettato colpo di coda lo riporterà a galla, per rinascere davvero.

Anche Asia, protagonista di Se mi amassi davvero (Rizzoli, 2024), è una donna che parte da una condizione di forte fragilità per poi rinascere a nuova vita: chiusa in una relazione ormai diventata tossica, all'interno della quale vive di una fortissima dipendenza affettiva verso il suo compagno, Asia pian piano inizia a rendersi conto che la vita vera l'aspetta fuori e che al di là delle sue paure c'è un mondo che l'attende.

Il "mondo fuori" di Emilia, invece, protagonista di Cuore nero (Rizzoli, 2024), è quello al di là della cella. Ebbene sì, perché la protagonista dell'ultimo libro di Silvia Avallone ha scontato quattordici anni di detenzione e ora che ha espiato la sua pena è pronta a tornare all'esterno. Ma come si ricomincia dopo tanto tempo dietro le sbarre? Come ci si riabitua a un mondo che le sembra di non conoscere più? Avallone mette in scena questo duro passaggio a una nuova esistenza, tutta da riscrivere.

Talvolta poi, rinascere non implica per forza uno spostamento a una nuova vita ma il riconoscimento della propria: è il caso di Gebke, bambino che viene emarginato da tutti perché a causa di una deformazione ha dodici dita. Gebke vive emarginato, si sente diverso, si isola e viene isolato a causa di questa caratteristica che cerca di nascondere grazie ad un paio di guanti neri che si è fatto cucire appositamente. Un giorno però, incontra Eckart Brandt, che nasconde un segreto: suo fratello soffre di ipertricosi e per questo viene soprannominato "l'uomo scimmia". Così Gebke, assieme a Jörg, ha un'idea: mostrare al mondo che quelli che la società chiama "mostri" sono persone come tutte le altre e, anzi, possono nascondere grandi talenti. Nasce così il loro spettacolo circense, in un tentativo, riuscito, di riconoscimento e rinascita. È possibile leggere la loro storia in I santi mostri, di Ade Zeno (Bollati Boringhieri, 2024), in cui il talento innesca un movimento di auto-determinazione più che ammirevole, specialmente in anni drammatici come quelli che portano dalla repubblica di Weimar alla Seconda guerra mondiale.

A volte poi, quando si parla di rinascita, si può intendere il ritorno alla quotidianità serena dopo aver affrontato una malattia. Questo è il caso di Sophie Kinsella, che in Cosa si prova (Mondadori, 2024) racconta la propria vicenda in un'autobiografia romanzata e il proprio difficile percorso attraverso la malattia, la sofferenza, la speranza di farcela e infine il sollievo della guarigione. I suoi lettori affezionati non mancheranno di riconoscere anche in quest'opera la dinamicità narrativa e la confidenzialità tipiche di Kinsella.

Basta un pezzo di mare, di Ludovica Della Bosca (Corbaccio, 2024), è invece un intenso racconto di due solitudini che si incontrano: Sara e Agata sono amiche fin dall'infanzia, ma si sa com'è la vita, intreccia e disfa i fili delle relazioni come più le piace. Ed è così che le due si sono perse di vista: la prima è fuggita altrove, lontana da una famiglia che rifiuta la sua omosessualità, mentre la seconda è rimasta col padre dopo la malattia e la morte della madre. Entrambe però si sentono perse, lontane da quella stabilità che da piccole credevano che avrebbero raggiunto relativamente presto. Sarà un viaggio insieme, svolto a causa di un astice, che le porterà a rivedere le loro vite e a capire che forse sono più vicine di quanto pensassero... una nuova vita, stavolta insieme.

Similmente, anche Amelia e Ada, protagoniste di La casa delle magnolie di Flavia Biondi (Bao, 2024), scoprono che insieme si può andare più lontano. Le due si incontrano per caso in un piccolo paese per motivi diversi: una è lì per delle pratiche burocratiche legate alla casa della nonna, l'altra ha raggiunto quel paesino per una supplenza. Le loro esistenze, però, sono destinate a intrecciarsi molto più di così: ed entrambe scoprono che le loro vite, ugualmente difficili dal lato emotivo, seppur per motivi diversi, possono essere un gancio per l'altra persona e insieme affrontare le sfide del mondo e rinascere, insieme. 

Se, come abbiamo detto, il tema della rinascita è ampio e foriero di interessanti situazioni narrative, va da sé concludere che tale argomento abbia dato luogo a molti libri: anche se ci spostiamo un po' più indietro nel tempo, troviamo altri titoli degni di attenzione: Cose che nessuno sa (Mondadori, 2011), di Alessandro D'Avenia, è una storia di ripresa e ritorno alla vita, perché racconta la storia di Margherita, una ragazza di quattordici anni che sta affrontando un piccolo grande terremoto all'interno della sua vita: l'abbandono del padre. Sarà un professore ispirato a mostrarle la via della rinascita, attraverso le pagine dell'Odissea: un insegnante che ha bisogno anche lui di ritrovare la strada di casa...

Se parliamo di Odissea e di Alessandro D'Avenia, non è possibile non citare Resisti, cuore (Mondadori, 2023), una lunga riflessione in cui l'autore si mette a nudo personalmente e per la prima volta affronta su carta i demoni che lo hanno tenuto lontano dalla felicità: un lungo viaggio, posto in analogia con quello di Ulisse, verso la sua Itaca.

Spesso, poi, sono i nostri desideri più nascosti a farci da bussola e a indicarci la via della ripresa: Rachel, protagonista di Alla fine di una caramella al limone (Garzanti, 2023), ha l'opportunità, tramite un intervento magico, di vedere e vivere per una notte una vita alternativa, cosa sarebbe successo se... Una possibilità, per lei, di capire finalmente cosa vuole e come fare a prenderselo.

Quando, infine, a rappresentare il ritorno alla vita c'è l'amore, ecco che arriva Marsullo a raccontarci quello che accade: in Tutte le volte che mi sono innamorato (Feltrinelli, 2022), Cesare, maestro elementare dal cuore romantico, non ha ancora trovato l'amore della sua vita, nonostante abbia avuto diverse relazioni. Quando tutto gli sembra perduto e ormai si trova rassegnato a una vita da single, ecco che, inaspettato, giunge l'amore a sparigliare le carte...

Siamo così giunti al termine di questo PercorsiCritici in cui abbiamo messo in mostra come il tema della rinascita e del ritorno alla vita sia stato trattato nella narrativa recente: nonostante questa sia sicuramente una rassegna limitata a pochi titoli, siamo certi che le scelte possano rappresentare una svariata gamma di situazioni... dunque, buona lettura!