L'autista arrestò la marcia davanti al nostro albergo. Con la sua facciata in puro stile georgiano, il Princess Hotel ci dava il benvenuto e, come un gentleman d'altri tempi, con aristocratico silenzio sembrava puntualizzare che avrebbe elargito autentica eleganza pretendendone altrettanta. (p. 52)
Oltre che raffinatezza, il Princess Hotel di Edimburgo è pronto a sconvolgere il gruppo di italiani in visita con una serie di decessi: l'infarto di un attempato ospite, un omicidio-suicidio. O, almeno, così è come appaiono questi macabri eventi. Nonostante le indubbie attrattive scozzesi, non si può pretendere che queste morti non esercitino una certa curiosità su alcuni dei partecipanti al viaggio. Jole, veterinaria single e costretta ad accompagnare i genitori nel loro viaggio celebrativo per le nozze d'oro, e Mariano di Gesù, insegnante in viaggio con il marito, dotato di cultura e intuito, non resisteranno a ficcanasare qua e là finendo in affari molto più grossi di quanto non avrebbero mai potuto immaginare.
«Ma chi dovremmo essere?» replicai sempre più disorientata.«Non lo so, Miss, ce lo dica lei. Due italiani che parlano benissimo inglese, alloggiano al Princess, chiacchierano con persone poi uccise e infine tacitamente accettano il nostro invito. Allora, chi siete?» (p. 155)
C'è un elemento di cui i grandi complotti e le organizzazioni criminali dovrebbero tenere conto nell'ordire i loro piani: non il possibile intervento della polizia, non i gruppi rivali e nemmeno il capriccioso intervento del fato. Dovrebbero stare attenti, nell'ordine, a vecchiette che non hanno mai lasciato il loro villaggio, a eccentriche persone ben vestite e a chi è competente in fatto di piante. Se, nel leggere questo ordine, vi sono venuti in mente Miss Marple, Hercule Poirot e Nero Wolfe, non solo avete individuato alcuni dei più famosi investigatori e investigatrici della letteratura, ma avete anche scoperto le sfaccettature del personaggio che dà il titolo al romanzo di esordio di Giuseppe Sorgi: Mariano di Gesù al Princess Hotel. Questo nome, che rimanda certi echi alla Boris e che, per me, è stato impossibile non immaginare con il volto di Corrado Guzzanti, non si identifica come investigatore, osservatore dell'animo umano o consulente di qualche tipo: è solo un signore in pensione che sta accompagnando il marito a un convegno a Edimburgo e che si ritrova coinvolto in una catena di omicidi dagli incroci e dalle motivazioni che sfumano dal tragico al surreale nel giro di poche righe.
Attorno a lui, altri personaggi altrettanto peculiari. Jole, veterinaria single, è la vittima sacrificale che si è immolata per stare vicino ai genitori dopo che la sorella è uscita dalle loro vite. Alla ricerca di una relazione sentimentale, sfibrata dall'aggressivo-passività della madre e dall'apatia del padre, sembrava proprio aver bisogno di eventi così sconvolgenti per dare una scossa alla sua vita. L'ispettore Munro, il classico, ruvido poliziotto che si trova in ogni parte del mondo e che compensa la sua scarsa simpatia e la determinazione a non farsi incastrare in nessuna relazione sentimentale con un accanimento nel seguire la pista, come un bravo segugio. La dottoressa Craig, medico legale, che pur di accalappiare Munro sarebbe disposta a discutere dei rapporti delle autopsie in négligé. E via di questo passo, per comporre una carrellata di figure a volte così tanto caratterizzate da sembrare più pensate per una commedia dell'arte contemporanea che non per un romanzo. Elemento che di certo non sorprende, vista la formazione e professione teatrale dell'autore.
Mariano di Gesù al Princess Hotel rientra alla perfezione nel genere cozy crime: detective improvvisati, una buona dose di umorismo, la parte di violenza attutita e accenni di romance, più volti alla soluzione comica. Ha uno spirito che ricorda la serie Only murders in the buildings dove, nonostante i fatti di sangue, non si può fare a meno di ridere per la goffaggine dei protagonisti. Non mancano le tematiche più serie, come i pregiudizi omofobi e il senso di colpa riversato su Jole che ha pensato di dover comprimere la sua vita nell'ottica di mantenere unita parte della sua famiglia, ma restano sospesi, uno squarcio di tutta quella vita ordinaria che resta fuori da una vacanza piena di complotti. Un romanzo coccola, ma attenzione a non sottovalutarlo: come ogni giallo, tutti gli indizi vengono messi a disposizione di chi legge. Provate a vedere se riuscite a individuare il punto debole, l'errore che ogni killer lascia dietro di sé.
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