Stili di vita e consumi: l'influenza del cinema sulle riviste italiane del dopoguerra




Cinema e consumi nelle riviste italiane. Dal dopoguerra agli anni settanta
a cura di Fabio Andreazza, Eleonora Sforzi
Marsilio, gennaio 2025
 
pp. 224
€ 22,00 (cartaceo) 


Il volume Cinema e consumi nelle riviste italiane. Dal dopoguerra agli anni settanta a cura di Fabio Andreazza ed Eleonora Sforzi rappresenta un contributo fondamentale per comprendere il legame tra cinema e consumi nell'Italia del Novecento, in particolare attraverso l'analisi delle riviste illustrate. La ricerca offre uno sguardo profondo sulla pervasiva influenza che il cinema ha esercitato sugli stili di vita e i consumi, attraverso una varietà di periodici, dai rotocalchi d’attualità alle riviste femminili, giovanili e politiche. Questo volume, che raccoglie saggi di natura storica e sociologica, esplora come il medium cinematografico abbia plasmato l'immaginario collettivo e contribuito alla diffusione dei modelli di consumo, trasformando il cinema da una mera forma di intrattenimento a un potente strumento di marketing e costruzione del desiderio, come afferma Fabio Andreazza nell’introduzione.

Il cinema entra in gioco soprattutto per mezzo di attrici e attori, ritratti in occasioni mondane durante lo shopping, le vacanze o nell’intimità delle loro case. Questa rappresentazione di stili di vita si accompagna alla promozione diretta o indiretta di beni materiali e simbolici, per ottenere i quali è necessario raggiungere un certo status socio-economico: un aspetto nodale dei rotocalchi di attualità. (p. 8)

Uno degli aspetti più affascinanti del libro è l'esplorazione della “merceocrazia”, che emerge con l’affermarsi della società dei consumi. Attraverso le immagini di attori e attrici, le riviste non solo documentano la loro vita mondana ma le utilizzano anche come veicoli per promuovere il lusso e la desiderabilità di beni materiali, dalla moda agli elettrodomestici. Nel periodo del boom economico, le riviste veicolano un’immagine della vita da sogno, dove il consumatore, anche se non appartenente alle élite, può aspirare a uno status simile a quello delle star del cinema. I divi diventano simboli di un mondo desiderato e, attraverso la ripetizione delle immagini di successo e l'associazione con marchi di lusso, sollecitano nei lettori la voglia di imitare e consumare.

Nel saggio di Eleonora Sforzi dal titolo Trame di carta e sogni: la moda Sabrina e la moda Gangster Story sulle pagine di Annabella si sottolinea come i film impattano sulle tendenze dell’abbigliamento femminile. Gli abiti di Audrey Hepburn in Sabrina diventano un fenomeno di moda. Annabella titola sulle sue pagine Audrey lancia la moda Sabrina, escono articoli in merito ai tessuti sulla rivista come il fototesto I golfini di Sabrina

Il libro non si limita però ad analizzare solo l’aspetto glamour del cinema, ma entra anche nei meandri più politici e ideologici del consumo. Tra gli undici interventi presentati, si vedano i contributi di Gianluca Della Maggiore e Marco Zilioli rispettivamente con Uomini réclame e divi santi, culture del consumo e nuove forme di culto nelle riviste cattoliche e Cinema, televisione, consumi e pubblicità. Le riviste comuniste “Noi donne” e “Vie Nuove” tra anni cinquanta e settanta in quanto esplorano le tensioni ideologiche nelle riviste cattoliche e comuniste, scisse tra un rigoroso anticonsumismo e l'accettazione della spettacolarizzazione della realtà come strumento di comunicazione e consumo. In un contesto che si evolve dalla Seconda guerra mondiale agli anni settanta, queste riviste riflettono il cambiamento dei costumi e delle pratiche di consumo in un panorama mediatico sempre più dominato dalla televisione.

Il volume si distingue per l’approccio interdisciplinare, che spazia dalla storia del cinema alla sociologia della comunicazione, passando per l’analisi dei media. Il contributo degli autori, tutti esperti accademici nel loro campo, fornisce una lettura sfaccettata e dettagliata che invita a riflettere non solo sul cinema come forma d'arte, ma anche come strumento potente nella costruzione di identità sociali e culturali.

Cinema e consumi nelle riviste italiane è una lettura imprescindibile per chiunque desideri esplorare la storia del consumo e della comunicazione visiva in Italia, un testo che, pur esplorando il passato, offre anche spunti di riflessione sul nostro presente.

Silvia Papa