#PercorsiCritici - n. 79 - Oltre l'8 Marzo: libri sull'empowerment femminile



Quando si parla di libri è facile cadere nella tentazione di ragionare per compartimenti stagni, ovvero di limitarsi a elencare i generi o gli stereotipi dei vari personaggi possibili. Tuttavia, per fortuna, il campo della creatività è un territorio in costante espansione e la fantasia permette di creare narrazioni sempre nuove. Ed è così che anche i personaggi hanno subìto una crescita verso nuovi modelli e identità, coinvolgendo anche la determinazione di una nuova femminilità, più consapevole. Sicuramente non mancano, tra i titoli che abbiamo scelto di proporre riguardo questa tematica, libri con protagoniste femminili capaci di dare prova di emancipazione ed empowerment femminile, in svariati campi.

Se parliamo di autodeterminazione in campo lavorativo possiamo pensare subito alla saga dedicata alle donne che fondarono la catena di profumerie Douglas. Le ragazze dell'atelier dei profumi e Il paradiso dei profumi (tre60, 2021; 2023) di Charlotte Jacobi indagano con passione la storia delle sorelle Douglas, le quali, con caparbietà e passando attraverso eventi epocali che hanno segnato un'epoca, riescono a fondare un impero ancora oggi di grande splendore.


Di taglio diverso e ambientato al giorno d'oggi, invece, è Margo ha bisogno di soldi (Bollati Boringhieri, 2024): nel libro, l'autrice Rufi Thorpe racconta, con piglio ironico ma che rende comunque tutta la drammaticità della situazione, le difficoltà di Margo, una ventenne che un giorno scopre di aspettare un bambino dal suo professore universitario, sposato e con prole. Andando contro il parere di tutti, la protagonista decide di tenerlo, e per questo si trova a fare i conti con le difficoltà di una neomamma, dovendo trovare un modo per fare fronte alle difficoltà economiche.

Sempre restando nel mondo reale ma uscendo dal filone romanzesco, è impossibile non citare Morgana. L'uomo ricco sono io (Mondadori, 2021), di Michela Murgia e Laura Tagliaferri. Partendo dalla famosa frase di Cher che dà il titolo al libro, le autrici raccolgono una serie di storie che si concentrano sull'importanza dell'indipendenza economica e sul potere di decidere per sé.

Sempre di Murgia-Tagliaferri è altrettanto importante Morgana. Il corpo della madre (Mondadori, 2024), in cui, sfociando in altro campo rispetto al precedente, le due indagano la corporeità femminile e la maternità da un punto di vista critico e riflessivo.

Su questo tema si è soffermata anche Costanza Jesurum, dando alle stampe per Ponte alle Grazie, nel 2022, Il corpo in questione, in cui si indagano con occhio clinico le principali discussioni di oggi riguardo alla corporeità, passando dalle varie possibilità di gravidanza all'identità di genere.

Sempre nel 2022, la scrittrice e filosofa Maura Gancitano ha pubblicato un libro che ha avuto una circolazione interessante, finendo poi per essere diventato anche un podcast. Sto parlando di Specchio delle mie brame (Einaudi, 2022), in cui l'autrice indaga, in maniera puntuale e precisa, il peso, anche inconscio, che la bellezza ha sulla nostre vite. Filler, creme antirughe, trattamenti ringiovanenti e così via: come impatta tale costrutto nella quotidianità e perché sembra essere una cosa a cui è così difficile rinunciare? Ma poi, cos'è davvero la bellezza? È davvero riconducibile a proporzioni e numeri in scala?

Se la bellezza può essere un capestro faticoso da portare e il libro di Gancitano intavola una ridiscussione del suo stesso valore, Emer O'Toole in Girls will be girls (Le plurali, 2021) si è concentrata invece, con lo stesso piglio riflessivo e indagatore, sulla categoria di genere, ridefinendone le peculiarità.

Se pensiamo poi al passato, spesso la storia ci ha riportato storie di donne docili e malleabili, tuttavia non sono infrequenti personalità femminili che si sono ribellate contro i pregiudizi e gli stereotipi. Berenice, Marilyn Monroe, Elena Di Troia e così via. In I no delle donne (Marietti 1820 editore, 2023), Jennifer Tamas raccoglie storie di eroine senza paura che hanno rivendicato la loro autonomia e libertà.

Tale ricerca di autodeterminazione, peraltro, è il filo conduttore che caratteristica la storia di Martina Pucciarelli (Il dio che hai scelto per me, HarperCollins, 2025) che con coraggio ha scelto di raccontare la storia di Alessandra, una bambina cresciuta sotto la rigida disciplina dei Testimoni di Geova, e che un giorno, dopo un'esistenza passata a osservare le regole fino a sposare un uomo più vecchio di lei scelto all'interno della comunità, quando scopre di essere incinta, sceglie di stravolgere la sua vita e di far saltare il banco. Una storia toccante e profonda, che ha anche una matrice autobiografica.

Chiudiamo questa - sicuramente parziale - rassegna con un altro paio di consigli:

Figlia femmina, di Camille Laurens (La Nave di Teseo, 2022) è un toccante memoir in cui l'autrice fa il punto di cosa abbia voluto dire crescere in una famiglia in cui il padre ha dichiarato di aver sempre voluto figli maschi e come la società, francese nella specificità del racconto, del secondo Novecento le abbia presentato diversi paletti da abbattere.

Se invece vogliamo tornare a guardare alla storia, Il pennino (HarperCollins, 2024) di Elin Wägner racconta nella Stoccolma del primo Novecento una storia di crescita e di lotta per il diritto al voto.

Infine, ci sembra bello chiudere con un titolo che guarda al futuro: Donne al futuro, (AA.VV., Il Mulino, 2021).

La lista di titoli potrebbe in realtà continuare molto a lungo, e dare luce ad altri libri sicuramente non meno validi. Pensiamo, tuttavia, che questi possano essere un buon trampolino per iniziare a nuotare in quel mare magnum che è la letteratura sul tema e scoprire quali altre letture possano essere di illuminanti oltre che piacevoli.