--------------
CriticaLetteraria è “uno spazio in più, impegnato, per chi crede nel potere nelle parole”: un blog letterario collettivo, ma la definizione ci sta sempre più stretta. È difficile infatti definirci: dal nostro inizio nel 2005, la nostra redazione è cresciuta fino a superare i cinquanta elementi. Questo ci ha permesso di moltiplicare nel tempo la quantità dei nostri interventi (ad oggi sono quasi seimila!) e di toccare sempre più aspetti del mondo della letteratura. Abbiamo potuto realizzarlo perché i nostri redattori hanno età, gusti e formazioni diverse (guarda la pagina della nostra redazione); ci accomuna la passione per la lettura e per la critica militante.
CriticaLetteraria è “uno spazio in più, impegnato, per chi crede nel potere nelle parole”: un blog letterario collettivo, ma la definizione ci sta sempre più stretta. È difficile infatti definirci: dal nostro inizio nel 2005, la nostra redazione è cresciuta fino a superare i cinquanta elementi. Questo ci ha permesso di moltiplicare nel tempo la quantità dei nostri interventi (ad oggi sono quasi seimila!) e di toccare sempre più aspetti del mondo della letteratura. Abbiamo potuto realizzarlo perché i nostri redattori hanno età, gusti e formazioni diverse (guarda la pagina della nostra redazione); ci accomuna la passione per la lettura e per la critica militante.
Cosa scriviamo?
Oltre alle recensioni e agli inviti alla lettura, il nostro ventaglio di
pubblicazioni si è arricchito di varie rubriche:
2. Editori in ascolto: interviste a realtà
virtuose del mondo editoriale italiano (case editrici NO EAP, agenzie
letterarie, editor etc.);
3. PagineCritiche: recensioni a saggi
e manuali sulla critica letteraria e il mondo letterario in genere;
4. CriticaLibera: uno spazio “libero”
di discussione su problemi e temi che riguardano la letteratura e, più
ampiamente, temi di attualità culturale;
5. Pillole d'autore: selezioni
antologiche da testi di un autore particolare, precedute da una breve
introduzione.
Le nostre recensioni
Si fa un gran
discorrere, da qualche tempo, delle recensioni; a che servono, dove si
collochino nella vita della cultura, se siano oneste e credibili. Oneste: che
cos’è una recensione onesta? Si afferma che buona parte dei recensori, essendo
compromessi con il potere editoriale, siano di questo squallidi manutengoli, e che pertanto quel che scrivono non sia altro che una variante insidiosa della pubblicità. Se fosse vero, il recensore sarebbe
una attività con coloriture criminali, una cattiva azione; ma non credo che sia
vero […]; per le smanie della pubblicità bastano i risvolti, ma questi non sono
in genere altro che esempi di rudimentale umorismo.
(G. Manganelli, Così il critico è perfetto,
«Messaggero», 25 marzo 1989)
I nostri redattori scelgono autonomamente cosa recensire, seguendo il
loro gusto personale, semplice curiosità, percorso di studi, sollecitazioni
dalla scena editoriale italiana e internazionale. Sulle pagine di
CriticaLetteraria ci si confronta con le proprie passioni: letteratura, storia,
arte, cinema e teatro, fumetto, viaggi,… L’idea è quella di affiancare
recensioni di libri appena usciti (anche di autori emergenti meritevoli) a
inviti alla lettura di classici, noti o ingiustamente dimenticati.
Come avviene di norma per le riviste e le testate giornalistiche, anche i
blog negli ultimi anni ricevono proposte di lettura. Tra le tantissime
segnalazioni giornaliere ricevute da autori, agenti letterari ed editori, ogni
redattore si propone per quei titoli che più incontrano i suoi interessi, le
sue competenze specifiche o che, come accade per ogni lettore forte,
semplicemente stimolano la sua curiosità. Capita così di fare scoperte
inaspettate. Non recensiamo tutti i libri che ci vengono inviati: consigliamo i
libri che, dopo un’attenta lettura, ci hanno appassionato per i più vari motivi,
e che ci auguriamo che appassionino anche i lettori di CriticaLetteraria. I
nostri lettori non troveranno stroncature fini a se stesse, ma per suscitare
dibattito letterario e, in senso più ampio, culturale.
CriticaLetteraria: no EAP
Se in passato abbiamo recensito anche editoria a pagamento, perché
vogliamo premiare la qualità del testo e non le pratiche editoriali, siamo
tuttavia sempre più restii.
Da parte nostra stiamo offrendo una lista di ottimi
piccoli e medi editori non EAP che si raccontano nella nostra rubrica “Editori in ascolto”. Potete poi trovare un elenco di Editori non a pagamento, su Writer’sDream.
Non ci occupiamo più di autopubblicazioni.
Non ci occupiamo più di autopubblicazioni.
Social Network