LA REDAZIONE NEL 2024
Attualmente la redazione è formata da:
GLORIA MARIA GHIONI (fondatrice e direttrice)
Vive e lavora tra i libri da quando è nata, in quel di Pavia. Dottore di ricerca in Scienze dei Sistemi culturali (sezione letteraria), si divide tra l’insegnamento in un liceo pavese, collaborazioni editoriali e critica letteraria. Ha fortunatamente smesso di scrivere storie e ha capito che, quelle, è meglio viverle. Ha collaborato con la rivista bibliografica O.b.l.i.o e scrive per Illibraio.it. Ha ottenuto il terzo premio Tarquinia Cardarelli per la sezione di "critica letteraria".
Ordinata nel suo disordine, se entrate a casa sua vedete innanzitutto libri, ovunque, qualche tema da correggere e immancabili articoli in divenire. Sopra le bozze, la micia, regina indiscussa della casa. Il suo motto, che prima o poi troverà il coraggio di tatuarsi, è: "nulla dies sine linea".
Nata e cresciuta a Verona, pantofolaia nel cuore, viaggia però spesso e volentieri, portando con sé sempre più libri di quanti non riesca a leggerne. Accumulatrice seriale di volumi, appassionata di mostre d'arte e fotografia, è dottore di ricerca in letterature comparate e insegnante entusiasta. Anche per questo negli anni ha iniziato a interessarsi alla letteratura per ragazzi, per cui ha maturato una vera e propria dipendenza. Non finisce tutti i libri, ma i preferiti li legge e rilegge in continuazione. Innamorata della tradizione classica ed epica, ha due gatte di nome Penelope e Persefone.
CECILIA MARIANI
È nata a Nùoro – "l'Atene della Sardegna" in cui ha condotto studi classici – nel solstizio d'estate del 1983. A Sassari (andando à rebours) si è addottorata in Storia dell'Arte Contemporanea, specializzata in Storia del Teatro e dello Spettacolo, e laureata in Storia e Critica del Cinema e Letteratura italiana. Con la sua tesi triennale ha vinto il Premio Nazionale di Critica Cinematografica Fernaldo di Giammatteo. Diffida dei tuttologi ma confida negli eclettici, e a chi le chiede che lavoro fa risponde: «so leggere e scrivere». Se fosse un brano musicale sarebbe un remix cuspide tra la Rhapsody in blue di George Gershwin e Le cabotin di Charles Aznavour.
Catania, classe 1988. La passione per la lettura è nata con Collodi, il primo amore. Poi sono arrivati tanti altri autori, alcuni incontrati dentro le aule della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania (dove si è laureata nel 2010 con una tesi su Virginia Woolf), altri nei corridoi delle biblioteche, altri ancora nei cortili dell'Università degli Studi di Milano dove si è (ri)laureata nel 2012 in Editoria. Insieme a Woolf, anche Calvino, Montale, Buzzati, Bulgakov, Carrère le hanno indicato la strada quando credeva di perdersi. Dopo l'università ha iniziato a lavorare sul web prima in alcune società di consulenza, poi nelle aziende, coordinando progetti editoriali e di brand che parlassero attraverso la rete.
Da questo incontro di passioni e prospettive è nato anche il breve volume "Quando i libri vanno in rete" (Editrice Bibliografica, 2014). Oggi si muove sempre tra i libri e i canali digitali lavorando come Digital & CSR Manager e come docente di alcuni Master di Editoria di Milano. Da Collodi al digitale l'amore per i libri è rimasto lo stesso.
(leggi tutti gli interventi di Claudia)
DAVID VALENTINI
David Valentini è nato a Roma nel 1987, è laureato in filosofia e lavora nella formazione finanziata. Fa parte del collettivo Spaghetti Writers, recensisce libri per Altri Animali, CriticaLetteraria e Marvin e ha pubblicato racconti su diverse riviste. Insomma, fa cose, vede gente.
A ottobre 2022 ha esordito con Tutto ciò che poteva rompersi (Accento edizioni).
Genovese, nutre fin da piccolissima la passione per le parole: difficile trovarla sprovvista di un libro o un taccuino nella borsa. La laurea magistrale in Letterature e civiltà moderne presso l'università degli studi di Genova consolida e sviluppa la passione per la letteratura inglese e nordamericana, insieme alla "scoperta" della forma breve, un amore viscerale. Vive di parole, tra articoli, saggi, l'organizzazione di eventi culturali e docenze, progetti di comunicazione e social media.
Classe 1986, flâneuse, più napoletana che pugliese. Scrive, mangia e scatta ancora a pellicola.
Adora i musei, i gatti sfinge e ha un feticcio per gli spaghetti al pomodoro. Fa parte del collettivo di
Spaghetti Writers e collabora con le redazioni di Quaerere, Formicaleone e Italy Segreta. Suoi scritti
sono stati pubblicati su Blam, A4, Risme, Bomarscé, Super Tramps Club, Grado Zero, Fantastico!,
In Allarmata Radura, Grande Kalma e altri. Vince il premio letterario L’Avvelenata 2021.
Si è laureata in filosofia con una tesi sulla semiotica e l’estetica di Umberto Eco, nella quale ha cominciato a interessarsi del rapporto di cooperazione fra lettore e autore in un testo. Dopo la laurea ha svolto un dottorato in Metodologie della Filosofia e un post-dottorato collaborando con la cattedra di Filosofia della Scienza dell’Università di Messina. Ha pubblicato testi su Wittgenstein, sull’estetica di Croce, sulla fisica quantistica e tradotto testi di Hegel e Schrödinger. Ha insegnato Filosofia nei Licei e attualmente insegna Lettere nella scuola secondaria di I grado. Dicono di lei che è una intransigente proustiana.
Pisana di origine e di formazione universitaria, economia e numeri sono il suo lavoro, leggere e scrivere la sua casa, danza e musica la sua anima.
In lei coesistono cuore e ragione, dolcezza e determinazione: mentre si inchina, osserva attenta la platea, sempre troppo severa con sé stessa e con gli altri.
Contorta e storta, pensa che forse quella torre non è davvero pendente.
Forse è lei l'unica dritta in questo mondo storto.
Fulvio Caporale vive a Milano da vent’anni. Ama i libri da quando aveva dieci anni e
si è accorto che leggere poteva essere una preziosa e pericolosa fuga dalla sua realtà.
Da molti anni lavora come consulente pubblicitario ed editoriale; collabora con case
editrici, siti e riviste cartacee. Ha una passione per l’arte e il design che coltiva
gestendo un sito di modernariato.
GIADA MARZOCCHI
È nata il 29 giugno del 1989, lo stesso giorno di Leopardi (sarà un caso?) a Siena, dove si è laureata in Lettere moderne. La sua vita è sempre stata un po’ girovaga; dopo la laurea triennale, si è trasferita prima a Pisa per conseguire la laurea magistrale e adesso abita a Livorno. Nonostante tutti i viaggi e traslochi, i libri sono sempre stati con lei. La lettura è tempo che dedica a sé ed è la sua grande passione. Lavora come ricercatrice letteraria presso i musei carducciani, un lavoro che ama e che le permette di conoscere e indagare aspetti meno noti di uno dei padri della poesia italiana. Si ritiene una persona solare, estroversa, che non ha paura delle nuove sfide e che non giudica mai un libro dalla copertina.
Giorgio Pozzessere nasce a Francavilla Fontana (BR) un lunedì mattina di gennaio. Da che si ricordi, ha sempre amato leggere, scrivere e anche parlare di letteratura nei pub. Ha pubblicato su riviste letterarie online qualche racconto, che non spera di non rileggere mai. Ama andare in giro, ma ha deciso di fermarsi per un po’ a Pisa, dove, come dottorando, studia Pasolini. Non ama parlare di sé.
Sabauda sin dal 1987, non ricorda di aver imparato a leggere: fonti dicono che lo ha sempre fatto. Archeologa non praticante, dopo anni tra musei e mostre d’arte sia da fruitrice che da operatrice decide di darsi alla scrittura in maniera totale. Editor, insegnante di scrittura creativa, content creator e scrittrice – rigorosamente in quest’ordine – si occupa della parola a tutto tondo. Quando non legge, fa torte; quando non fa torte, dipinge i quadri con i numeretti; quando non dipinge quadri con i numeretti gioca di ruolo e riguarda alla nausea vecchie serie tv anni Novanta/primi Duemila.
Dottoressa in legge, frequentatrice abituale di tutti i posti che odorano di arte e parole, ammiratrice della vita. La sua filosofia è quella di concedere almeno un’occasione a tutto quanto di buono riesce a concepire l’animo umano (o quasi). Maestra nello sfruttare ogni istante per infilarsi col naso in mezzo alle pagine (cartacee e non). Alla costante ricerca di storie che sappiano regalare emozioni e brividi perché, come diceva qualcuno che di bellezza se ne intende: “Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla”.
ISABELLA CORRADO
Autrice, editor e docente. Laureata in Lettere e specializzata in Letteratura italiana, Filologia Moderna e Linguistica all’Università di Roma Tor Vergata, ha cominciato a lavorare come editor di narrativa e saggistica per alcuni editori romani. Nel 2019 ha fondato Isabella Corrado Agenzia Letteraria a Roma (www.isabellacorrado.com). Suoi saggi, recensioni e articoli sono stati pubblicati da riviste e testate giornalistiche, tra cui «Sinestesie», «Il Fatto Quotidiano», «Le città delle donne», ecc. Ha pubblicato il romanzo “Fame”, Edizioni Ensemble, 2019 e «Agnelli» in I tipi di Ensemble, Edizioni Ensemble, 2020, ha curato “Francesco Bastanzio Senise nella luce della Storia”, Prefazione di Andrea Di Consoli, Rubbettino, 2022).
LAURA INGALLINELLA
Laura è un topo di biblioteca nel web 2.0. Quando non è circondata da antichi manoscritti, ha sempre un libro fresco di stampa sottobraccio (o nel suo tablet). Il suo primo maestro le ha insegnato che leggere un libro è come partecipare a un incontro di boxe, il secondo che il metodo ha una grazia mortale. Ha vissuto, letto e studiato in Sicilia, in Toscana, a Parigi e adesso a Boston, negli Stati Uniti, rincorrendo i suoi due amori – la letteratura medievale e quella contemporanea. Dal 2007 al 2015, Laura è stata condirettrice di CriticaLetteraria. Oggi, dopo aver conseguito un dottorato in Filologia Italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa e dopo aver lavorato come editor presso Speculum, una rivista accademica di medievistica, insegna letteratura medievale a Wellesley College, negli Sati Uniti.
Lidia nasce a Bolzano, circondata dalle sue preziose Dolomiti, in una notte gelida d’inverno. Cresciuta in una casa dove i libri erano sempre maggiori dello spazio in libreria, si appassiona sin da piccolissima alla lettura, che non l’ha mai più abbandonata. Crede fermamente nel potere universalizzante della letteratura: sente il bisogno di leggere per non sentirsi sola, e per ricordarsi che le emozioni e gli stati d’animo che prova li hanno già provati in molti prima di lei. Specializzata in letteratura francese e portoghese e amante del realismo magico, trova rifugio nelle opere di Murakami, la cui lettura riesce a smuoverle qualcosa di potentissimo dentro. “Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.”
Nata a Gragnano, la città della pasta e fiorente cittadina nel napoletano, vive da tredici anni ormai con la
famigliola a Quartu Sant’Elena, dove lavora come docente di Letteratura italiana e Latina nel Liceo
scientifico. Laureata con 110 e lode con una tesi in Metodologia e storia della critica letteraria, intitolata
“Sergio Solmi critico di Eugenio Montale” ha conseguito tre abilitazioni all’insegnamento presso la
“Federico ll” di Napoli.
Il lavoro di docente le permette di essere sempre a contatto con la sua passione più grande: la lettura. Ha
cominciato come lettrice di classici europei dell’Ottocento in gioventù, ma negli ultimi otto anni si è
avvicinata anche alla letteratura contemporanea americana, giapponese, cinese ed ebraica. I suoi scrittori
preferiti sono Nabokov e Proust, entrambi -secondo lei - dallo stile inarrivabile. Appassionata di acquerelli,
da autodidatta dipinge soprattutto fiori e piccoli animali.
I libri sono entrati nella sua vita sotto forma di una collana di letteratura per ragazzi allegata a un quotidiano; a un certo punto qualcosa va storto e la ritroviamo dieci anni dopo a nascondere i romanzi di Chuck Palahniuk sotto il vocabolario di greco.
Dopo varie trasferte in Germania, attualmente si è fermata a Bologna, dove è dottoranda in letteratura inglese e studi di genere. Non ha ancora capito se le piace di più leggere, scrivere o tradurre: nel dubbio, fa tutte e tre le cose... Senza garantire sui risultati!
Pugliese di origine, bolognese di adozione, ha concluso un dottorato in letteratura inglese e si è da poco catapultato nel mirabolante mondo del precariato scolastico. Da sempre ha avuto una spiccata propensione a tutto ciò che fosse esoterico, il che lo ha orientato a interessarsi ad universi come il folklore e la cultura horror. Si occupa di teorie queer e quando l'estro arriva scrive racconti.
MICHELA LA GROTTERIA
Nasce a Genova nel 1999, ma poi decide che i carruggi le stanno stretti, ed emigra prima a Milano, dove prende una laurea in Lettere Moderne, poi a Bologna, dove sta completando la magistrale in Italianistica. Entrambe le volte sceglie di laurearsi in Critica e teoria della letteratura, forse perché smontare e capire come sono fatti i romanzi è una delle cose che più la divertono della lettura. Ha scritto di attualità e letteratura per diverse testate online (Vulcano Statale, LoSbuffo, Frammenti), oltre che qualche racconto – la sua passione. Ama la lingua e tutte le cose francesi, progetta di trasferirsi a Parigi e possibilmente di vivere in un film di Woody Allen.
OLGA BRANDONISIO
Pugliese di nascita, romana di adozione, all'età di 10 anni scopre in casa una piccola collezione di libri custoditi con cura dalla madre: Victor Hugo, Casanova, Tolstoj, Dostoevskij, Jane Austen e molti altri. Quelle pagine così impazienti eppure così incomprensibili per una bambina diventano presto lo scopo della sua giovane vita. Laureata in Scienze linguistiche, letterarie e della traduzione a La Sapienza di Roma, analizza i testi inglesi di Roma Tearne, autrice di "Mosquito" (E/O 2007), e il Cinquecento mistico spagnolo attraverso le testimonianze di Teresa de Ávila.
Oggi, è una docente di inglese per la scuola secondaria di secondo grado, e per i suoi studenti è sempre alla ricerca di libri nuovi e stimolanti (oltre agli intoccabili classici). Inoltre, si diletta con la fotografia concettuale in bianco e nero, che le permette, insieme alla lettura, di orbitare in luoghi e tempi ancora sconosciuti.
SABRINA MIGLIO
Nasce in quel di Cremona. Fin da piccola manifesta i sintomi di una strana forma di dipendenza: non esce mai di casa senza un libro in mano. “Malattia” da cui non è mai guarita e mai lo vorrebbe. Si laurea a Pavia in Lingue, frequentando successivamente il dottorato di ricerca in Scienze letterarie. Poi il salto a Milano, dove viene assunta come giornalista (professionista dal 2001) presso la Class Editori. Adora viaggiare, fosse per lei avrebbe sempre una valigia aperta sul letto. E per fortuna molto spesso c’è. “Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina”, diceva Agostino d’Ippona e ripete sempre lei. Un marito, Roberto, un figlio, Niccolò, con la stessa passione per il verbo “partire”. Una casa, all’ombra del Torrazzo, dove vive, e una casina sulle rive di un lago montano, quello di Molveno, il suo buen retiro, dove le piacerebbe vivere non solo d’estate. Ovunque libri, giornali, ritagli, fascicoli. Con un unico imperativo: Leggere!
Siciliana, ormai da un decennio in Piemonte, giornalista e insegnante. Si laurea in Lettere Moderne con una tesi dal titolo "Sciascia radicale" e consegue un Phd in Italianistica con un lavoro sulla Polemica come genere da Paul-Louis Courier a Sciascia; attualmente insegna in provincia di Cuneo. Giornalista dal 2001, si è occupata di Cultura, Sociale, Sport e Politica Estera. Ha curato uffici stampa per l’Associazione Antiracket etnea, per l’Associazione siciliani nel mondo e si è occupata dei rapporti con la Federazione Internazionale durante i Mondiali di Volley Maschile a Catania. Ha conseguito un Master di II livello per Giornalisti in Aree di Crisi presso l'Università Tor Vergata di Roma. Ha collaborato per periodici e quotidiani, tra cui "La Sicilia", "La Stampa", “Young”, “My Where”, “Latitudes”. Ha lavorato per diverse radio nazionali, (Radio Fantastica, Radio Amore) conducendo trasmissioni sportive e di attualità. Ha tenuto un corso per i dipendenti del Ministero dell'interno a Roma sull'Ecologia delle parole e la comunicazione. Ha scritto per il teatro e poi messo in scena al Teatro Piscator di Catania, un Atto Unico, dal titolo "Le scatole cinesi”. Ha all’attivo diversi contributi in testi di critica letteraria e due libri, un reportage dall’Afghanistan (Afghan West, Bonfirraro, 2013) e una guida che è un libro di viaggi (Raccontare Fossano, Fusta Editori, 2016). Ama scrivere, con passione e onestà.
SILVIA PAPA
Storico dell’arte e giornalista. Laureata in Storia e Conservazione dei Beni Culturali – indirizzo Storico Artistico – con una tesi quadriennale in Museologia e una seconda Laurea in Lettere con una tesi in Storia della lingua italiana, ha studiato all’Università di Copenhagen e ha insegnato lingua e letteratura italiana all’Università svedese di Falun. Collabora con riviste di settore e blog e come conferenziere e curatore di mostre per l’azienda di servizi per l’archeologia e i beni culturali ABACO Società Cooperativa.
STEFANO CRIVELLI
Pigro fino a rasentare l’accidia, eppure sempre impegnato in mille cose. Divide il tempo tra il lavoro quale colonna portante della Pubblica Amministrazione, la musica, la formazione degli operatori di emergenza sanitaria e – soprattutto – i libri, le letterature americane (nord e sud) il suo faro.
Ha le spalle strette che però nascondono un diploma di Conservatorio, una laurea in Lingue e Letterature Straniere presso la Statale di Milano e una in Formazione degli Adulti presa in Bicocca. Ma mica perché è intelligente, i figli dicono che si è laureato per superare la crisi di mezza età. In effetti ha funzionato.
VALENTINA ZINNÀ
“Giugno, che sei maturità dell’anno,
di te ringrazio Dio:
in un tuo giorno,
sotto al sole caldo, ci sono nato io”
(F. Guccini, Canzone dei dodici mesi)
Valentina nasce in un giorno di Giugno, col sole alto e il grano già maturo. Siamo nel 1989 e 25
anni dopo, nel 2014, conseguirà la laurea in Filologia Moderna presso l’Università degli Studi di
Pavia, con una tesi sulle poesie di Grazia Deledda e innamorandosi, fatalmente e perdutamente,
della poesia e della metrica.
Sempre con un libro in borsa e appassionata di qualsiasi espressione artistica dell'animo umano, le
liste di opere da leggere, film da vedere, dischi da ascoltare, città da visitare, sono sempre troppo
lunghe.
Curiosa per natura, entusiasta per scelta, si butta in quest'avventura a capofitto, consapevole che un
buon libro può essere molto di più di un insieme di parole.
Ringraziamo tutti coloro che per tempi brevi o lunghi hanno scritto per CriticaLetteraria
in questi diciannove anni di attività.
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