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#PLPL2017 - La fiera della piccola e media editoria

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Più libri più liberi 2017 - Cronaca del 10 dicembre.

Si è conclusa il 10 dicembre Più libri più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria giunta ormai alla 16esima edizione ed ospitata dalla città di Roma.
A differenza degli scorsi anni, però, per la prima volta l'esposizione organizzata dall'Associazione Italiana Editori (AIE) si è trasferita dalla sede storica del Palazzo dei Congressi dell'Eur a "La Nuvola", il centro polifunzionale progettato da Massimiliano e Doriana Fuksas.

La Fiera è fin dalla prima edizione un evento importantissimo per la Capitale, ma questa edizione ha registrato un'affluenza record di visitatori (si parla di più di 100.000 presenze), con lunghissime code già molto prima dell'orario di apertura, dati ai quali è corrisposto un deciso incremento delle vendite.

Come ha avuto modo di dire la Presidente di Più libri Più liberi, Annamaria Malato:
"Siamo davvero felici per questo enorme successo. Questa manifestazione ha riunito i maggiori protagonisti della letteratura, del giornalismo, dell'attualità e della politica. Siamo sicuri che Più libri più liberi sia destinato a crescere sempre più nei prossimi anni".
Parliamo ora dell'ultima giornata della Fiera, nella quale si sono succeduti ad un ritmo forsennato incontri con scrittori, giornalisti, attori e altre personalità, davvero tante per elencarle tutte e rendere giustizia ai loro interventi, ma vale la pena estrapolarne almeno alcuni.

L'incontro sul giudice Rocco Chinnici
In mattinata le danze sono state aperte, tra gli altri, da un bella presentazione di Rocco Chinnici - l'illegalità protetta, edito da Glifo edizioni, un libro che raccoglie diverse interviste e dichiarazioni rilasciate dal capo dell'ufficio istruzioni della Procura di Palermo, il giudice Rocco Chinnici, ucciso in un attentato mafioso nel 1983. Presenziavano all'incontro Francesco Petruzzella, curatore della prima edizione del libro pubblicata poco tempo dopo la morte del magistrato, Attilio Bolzoni, giornalista del quotidiano La Repubblica che da tempo scrive di questioni di mafia, Donato Di Trapani, nipote di Chinnici, e l'attore Sergio Castellitto, che ha interpretato il ruolo del giudice in uno sceneggiato che vedremo presto sulla Rai, e che ha affermato di essersi ispirato al libro È così lieve il tuo bacio sulla fronte, scritto dalla figlia dell'uomo, Caterina.
L'attore ha letto un passo del libro e a tutta la sala è parso di udire un'eco di modernità che ancora oggi stupisce:
"Quando io parlo ai giovani della necessità di lottare la droga, praticamente indico uno dei mezzi più potenti per combattere la mafia. In questo tempo storico, infatti, il mercato della droga costituisce senza dubbio lo strumento di potere e guadagno più importante (...). Siamo in presenza di una immane ricchezza criminale che è rivolta soprattutto contro i giovani, contro la vita, la coscienza, la salute dei giovani".
In compagnia di Rossella Tempesta
Nel prosieguo della mattinata ho fatto quattro chiacchiere con la poetessa e scrittrice Rossella Tempesta, ed insieme abbiamo discusso del suo primo romanzo, La pigrizia del cuore, pubblicato dalle Edizioni Spartaco: questa è una storia d'amore, ma anche di riscatto, un "Cavallo di Troia", come lo ha definito l'autrice, l'intersezione delle vite di due donne molto particolari, Stella e Angelina, ma anche il racconto delle difficoltà del nostro sistema giudiziario, del mondo femminile e delle discriminazioni alle quali spesso la nostra società lo condanna.
Presto su Critica letteraria un'intervista a Rossella.

La cronaca dell'ultima giornata di Più libri Più liberi prosegue con l'incontro dedicato al libro Addicted. Dipendenze e serie tv, edito da LiberAria, nato grazie ad un bando indetto dalla SIAE e diviso in saggi, ciascuno dei quali è affidato ad un autore che analizza più serie tv in relazione ad una determinata tematica.
Moderatore dell'incontro è Amleto De Silva, che si è confrontato con due degli autori, Carlotta Susca, che ha curato il saggio sul rapporto tra serie tv e finali, e Michele Casella, che si è occupato del legame esistente tra musiche, colonne sonore e serie tv.
L'occasione è stata anche utile per approfondire questioni come l'influenza che gli spettatori hanno sul mondo delle tv americane e sugli sceneggiatori, la competenza dei numerosi recensori che su internet trattano (a volte con leggerezza e superficialità) aspetti come le trame, lo sviluppo dei personaggi...

Da destra: io, David Valentini, Vanni Santoni e Orazio Labbate
L'ultimo incontro al quale ho assistito è stato quello inerente alla presentazione del romanzo dello scrittore Orazio Labbate, intitolato Suttaterra, al quale intervengono anche Vanni Santoni, finalista al Premio Strega 2017 con La stanza profonda, e Omar Di Monopoli, autore tra gli altri de Nella perfida terra di Dio: non si tratta di un'opera prima per il giovane autore siciliano, come mi dice il collega David Valentini, ma questa si va ad aggiungere alle storie contenute in Stelle ossee e al romanzo Lo scuru.
In questo libro Labbate, se da un lato ripulisce la lingua siciliana, dall'altro adopera ancora una volta quelle atmosfere, quei luoghi e quelle sensazioni propri della sua terra, trasformandoli in una sorta di "Sicilia texana", come il nome che ha dato al suo blog.
Lo stesso Santoni lo definisce un
"Violento incubo del gotico siciliano",
mentre Di Monopoli apprezza la scrittura molto matura di Labbate, nonostante la giovane età.

L'interno della Nuvola di Fuksas
Dopo la lettura di qualche pagina del libro si ha la sensazione che la trama ("una storia d'amore infettata dalla religione", come la definisce l'autore) altro non sia che una semplice cornice stilistica, uno sfondo al centro del quale spicca un affascinante agglomerato di parole, un puzzle di vocaboli, un mirabile mix tra italiano e siciliano che contribuisce a creare uno stile ipnotico di atmosfere demoniache e rarefatte.

Al termine di questa intensa ma proficua giornata, sono rimasta piacevolmente soddisfatta dagli eventi ai quali ho assistito, dagli interventi degli ospiti, dall'organizzazione della Fiera e dalla location davvero suggestiva della Nuvola, e a quanto pare la mia impressione è stata confermata dall'Associazione Italiana Editori, per la quale il numero di copie vendute dai piccoli e medi editori ed il loro fatturato sono aumentati dell' 1,5% nei primi dieci mesi di quest'anno.
A riprova di questi incoraggianti dati il Presidente dell'AIE, Ricardo Franco Levi, ha affermato:
"Un ulteriore segno della vitalità dell'editoria italiana che, grazie al contributo straordinario della piccola e media editoria, si conferma prima industria culturale del Paese".
Il Palazzo della Nuvola da fuori
Lo stesso può dirsi per l'editoria italiana, soprattutto per le sigle indipendenti che nel 2017 hanno riportato un deciso incremento dei diritti venduti all'estero.

L'augurio che possiamo fare a Più libri Più liberi (i cui numeri sono ormai molto vicini a quelli del Salone del libro di Torino) è che gli oltre 550 espositori di quest'anno possano aumentare in futuro, così che oltre ai lettori "tradizionali" sempre più persone possano godere del piacere della lettura e delle grandi emozioni che soltanto un libro può dare.

Ilaria Pocaforza